giovedì 28 marzo 2013

LA STORIA DI JO


C'era una volta, in un mondo lontano anni luce dalla terra, un pianeta in cui viveva una società molto diversa dalla nostra.
In quel mondo, la conoscenza era affidata a degli "shamani" che si tramandavano gli insegnamenti di padre in figlio.
In quel luogo, Jo (così si chiama per volontà di narrazione), era il figlio dello shamano ed era in procinto di sostituire il padre, ma prima del grande passo, ogni giovane stregone doveva abbandonare la sua terra per accrescere la propria consapevolezza attraverso un viaggio nei mondi e scoprire nuove civiltà.
Essi conoscevano il teletrasporto ed i viaggi "astrali" come li potremmo descirvere qui.
Si apprestò pertanto alla ricerca di nuove avventure.

Jo si chiuse in meditazione ed uscì dal corpo portandosi al centro della sua galassia.
cielo stellatoLi tutto era pace ed armonia.
Vedeva le stelle brillare e cercò di percepire le energie vitali che si propagavano dai diversi pianeti.
Inizo a seguire le scie energetiche che in principio lo sbalzavano da diverse parti nelle galassie fino a che, un'energia tutta particolare non attrasse la sua attenzione.
Essa veniva da un piccolo pianeta azzurro che ruotava intorno ad una stella molto luminosa insieme ad altri pianeti.

Jo decise di visitare quel pianeta per capire chi lo abitasse.
Il pianeta in oggetto era la nostra terra.

Arrivato sulla Terra, Jo decise di teletrasportare lì il suo corpo poichè era intenzionato a trascorrervi un po' di tempo.... già il tempo, per lui era un elemento assai diverso da quello che gli abitanti del pianeta azzurro intendevano.

Espessioni come "perdere tempo" oppure "non ho tempo" e simili gli erano del tutto estranee.
Come fai a perdere una cosa che non esiste? E' impossibile! Pensava Jo.

In un primo momento si fermò in una città, affollata di gente che era sempre di fretta, che difficilmente rideva, che scansava i suoi simili. Percepiva paura, tensione, insoddisfazione.
Tra se e sè pensava a quanto erano "piccoli" i pensieri e le azioni di quegli esseri, vedeva il loro potenziale e si stupiva che un numero così alto di individui non sapesse neppure minimamente di quali potenzialità era capace.

Decise quindi di cambiare luogo ed osservare gli abitanti della terra da un altro posto.
Jo si spinse a sud.

Lo scenario era cambiato ma le energie degli abitanti non molto.
Vedeva i terresti affliti da difficoltà e sofferenza ma qui per lo meno, alcuni riuscivano a dare spazio all'ilarità. Erano esseri più semplici rispetto ai primi che aveva incontrato ma non aveva trovato nessuno che potesse aiutarlo ad accrescere la sua consapevolezza.

Ho era ormai deciso ad andare via dal pianeta terra, dispiaciuto del fatto di aver visto tanto potenziale così mal gestito, ma in fondo, pensava, ognuno è libero di fare le proprie scelte.....

"Eppure" pensava, "una forza speciale mi ha spinto fino qui, possibile che mi sia sbagliato?" "Se così fosse, ho ancora molto da imparare."

Jo si era spostato verso l'estremità della ionosfera e stava per salutare e ringraziare il bel pianeta blu, quando qualcosa di speciale attirò la sua attenzione.

In alcuni punti c'erano delle piccole luci luminose che brillavano.
"Sono ancora qui.... vale la pena di vedere quali esseri riescono a produrre una così bella energia!"

Allora Jo, prese di mira una di quelle "luci" e si avvicinò lentamente. Più si avvicinava, più si rendeva conto che si trattava della strabigliante luce emessa da un abitante della Terra.

Era un essere puro, che era riuscito a sviluppare il grande potenziale che gli altri non sapevano neppure di avere, tanto erano chiusi in loro stessi.

Si avvicinò a questa persona e gli chiese chi lui fosse.
L'interlocutore di Jo, era un essere illuminato che viveva in un ridente villaggio del nord dell'India.

L'uomo riusciva a percepire la presenza di Jo e si mise in uno stato alterato di coscienza per poter comunicare con lui.
shamano indiano

Jo racconto all'uomo di provenire da un'altra galassia e gli descisse ciò che aveva visto durante la sua permanenza sulla Terra.
"L'essere umano non è in grado di vedere l'essenziale e l'invisibile, si è dimenticato di come si fa. Quando veniamo alla luce, siamo capaci di "vedere" ma crescendo solo in pochi riescono a ricordarsi come si fa."
"Non sono l'unico, sai" continua lo shamano "ci sono altre persone come me su questo pianeta che sanno come utilizzare il grande potere della consapevolezza. Alcuni sono nati con questo dono, altri lo hanno imparato poichè tramandato da Maestro ad Allievo per generazioni, come è successo a me."
"Io ero considerato un folle dalla gente del mio villaggio poi, grazie agli insegnamenti del mio Maestro sono stato capace di utilizzare questa mia "follia" per crescere spiritualmente ed aiutare gli altri."

Jo era ammaliato da quest'uomo, sapeva di essere nel posto giusto al momento giusto.
Chiese allo stregone: "Per piacere fammi vedere quello che tu chiami l'invisibile"
Lo shamano allora, portò Jo all'interno di un albero. Gli disse si sentire l'energia, di vedere l'energia, gli fece provare a prenderla ed essere quell'energia, farla parte di sè.
"Ecco, questo è un esempio di invisibile. Ora ti è chiaro?" Puoi fare questo "gioco" con qualsiasi essere, anche con una roccia!"
"Sul mio pianeta non c'è bisogno di ciò, tutte le creature comunicano con noi attraverso i suoni e degli impulsi e ciò ci permette di essere in connessione con loro. Non mi era mai capitato di essere parte integrante di un altro essere, ho sempre potuto percepirla ma mai esserne parte integrante. Grazie. Porterò con me questa nuova consapevolezza."
Jo era felice, il suo viaggio sulla Terra aveva portato i suoi frutti. Aveva imparato una lezione molto importante.
"Voglio ricambiare il tuo insegnamento" disse Jo allo Shamano "chidi gli occhi, e rilassati completamente".
Jo porto lo stregone sul suo pianeta, gli fece vedere il suo mondo, il modo di vivere che avevano i suoi abitanti. Lì tutto era in perfetta connessione. Regnavano la pace e la saggezza.
Le sensazioni e le percezioni che lo shamano incontrava in quel viaggio stavano diventando parte integrante del suo essere.
Aveva abbandonato completamente la parte "oscura" dell'essere umano: la rabbia, la paura, il risentimento.
Era diventato uno spirito purissimo che riusciva ad amare incondizionatamente.

Jo riportò il suo compagno sulla Terra. Tra di loro era nato un forte legame.
Ripromettendosi reciprocamente di reincontrarsi si abbracciarono e ognuno di loro continuò la propria vita ricco dei nuovi insegnamenti.



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